Piante che neutralizzano gli effetti del carbone e un anello che racchiude in sé sole e gocce d’acqua come simboli di energia solare e idroelettrica. E’ l’ultimo “capolavoro” dedicato alla Transizione Ecologia, diretto da Giulio Vesprini, ideatore di Vedo a Colori e realizzato sulla facciata della scuola di Via De Pinedo. “E’ sempre un onore collaborare con Giulio Vesprini – ha detto l’assessore alla Transizione Ecologica Roberta Belletti che ha commissionato l’opera – Giulio è un grande artista che attraverso la sua arte comunica messaggi importanti e dona vita e bellezza alla nostra città. Questo murales, insieme a quello realizzato sulla facciata della scuola di via Bragadin, ha come obiettivo quello di diffondere la cultura del rispetto per l’ambiente tra le giovani generazioni e rappresenta un altro atto concreto del lungo percorso che sto portando avanti sulla Transizione ecologica. Continuerò su questa strada per consegnare a Civitanova un futuro sempre più sostenibile ”.
“Sono molto soddisfatto del lavoro consegnato alla scuola di Via De Pinedo e Via Bragadin – dice Vesprini – un progetto che segna l’undicesima parete realizzata nei tanti istituti comprensivi della città e chiude il primo capitolo dedicato alla transizione ecologica. La scuola ha il compito di aprire finestre sul mondo, è tempio di conoscenza e prepara al mondo che verrà. Per questo Vedo a Colori contribuisce alla ricchezza culturale promuovendo il lavoro artistico in stretta sinergia con i plessi scolastici. È una gioia incontrare così tanti bambini e ragazzi, sempre pronti ad uno scambio di idee, è bello donare loro una grande esperienza di vita”.
Vedo a Colori arriva nelle scuole prima del covid grazie a lavoro svolto all’ Isc Ugo Bassi e continua in altri istituti sulla scia di un lavoro lungo 14 anni che ha portato, tra i giovani e giovanissimi, esperienze immersive nel mondo dell’ Arte Urbana negli spazi pubblici.
“Ringrazio personalmente l’assessorato alla Transizione Ecologica Roberta Belletti – conclude Vesprini – l’artista Fabio Petani, la dirigente di via Regina Elena, le insegnanti e il personale scolastico, i bambini e i loro genitori e tutte le persone che ho incontrato e con cui abbiamo scambiato visioni e spunti sulle attività presentate.”
Il nuovo muro dedicato alla transizione ecologica rappresenta tipologie di piante apprezzate per la loro attività di depurazione dell’aria e per la capacità di gestire l’acqua trattenendola in lunghi periodi di siccità. La pianta ingloba e disattiva, a destra un’enorme sagoma chiara che rappresenta l’obsolescenza del carbone come fonte energetica, carbone che è il combustibile fossile più inquietante e pericoloso che ci sia. L’anello rappresenta invece la circolarità, fonti di energia rinnovabile, sole e gocce d’acqua come simboli di energia solare e idroelettrica.