Seconda notte nel carcere di Marino del Tronto per Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell’esercito arrestato martedì per l’omicidio della moglie Melania Rea. Ieri, come primo atto, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip che ne aveva disposto la custodia cautelare. Una scelta, quella di non rispondere, che appare quasi inevitabile dato che il fascicolo sulla morte della casalinga di Somma Vesuviana sta “migrando” per competenza territoriale alla Procura di Teramo. E di fronte al “giudice naturale competente”, il militare potrebbe cambiare atteggiamento. E comunque cominciare a difendersi. Il primo obiettivo dei suoi legali è di ottenere in sede di riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia in carcere che, secondo i difensori di Parolisi, appare troppo adagiata sulle argomentazioni della pubblica accusa.