Un operaio 56enne di origini macedoni, residente nel Maceratese, è stato condannato a un anno e sei mesi per violenza sessuale nei confronti di due colleghe in un’azienda della zona industriale di Civitanova. Gli episodi contestati risalgono al dicembre 2023 e sono avvenuti sul luogo di lavoro. Nel primo caso, l’uomo avrebbe seguito una collega nella sala mensa, cercando di afferrarle il viso, accarezzandole il corpo e toccandole il seno. Dieci giorni dopo, avrebbe avvicinato un’altra collega, accarezzandole il braccio, facendole apprezzamenti e palpeggiandole il seno.
Entrambe le vittime hanno denunciato i fatti, portando alla sua incriminazione per violenza sessuale. Il processo, celebrato con rito abbreviato davanti al giudice Giovanni Manzoni presso il tribunale di Macerata, si è concluso con la condanna richiesta dal pubblico ministero Francesco Carusi. All’uomo è stata concessa la sospensione condizionale della pena, subordinata però alla frequentazione di corsi rieducativi previsti per il recupero e il reinserimento di autori di reati sessuali.
Le due operaie, costituite parti civili e assistite dagli avvocati Marco Melappioni e Paolo Rosselli, riceveranno un risarcimento di 2.000 euro ciascuna. L’avvocato difensore dell’operaio, Sandro Pugliese, ha dichiarato che valuterà un possibile ricorso in appello una volta ottenute le motivazioni della sentenza.