Una bella serata quella trascorsa dagli abitanti del quartiere Rsogimento, ma non solo, in occasione di quello che è sato considerato, per la Parrocchia di San Giuseppe Operaio, un anno giubilare parrocchiale che determina l’indulgenza a tutti i fedeli che visiteranno la chiesa dal 25 ottobre 2024 fino al 25 ottobre 2025, sulla base di quanto concesso da Papa Francesco per tutte le chiese del mondo.
Alla serata, che ha visto la partecipazione di tanti fedeli, fino all’esaurimento degli spazi liberi, ma con tutti i bambini nelle prime file dei banchi della chiesa, sono intervenuti l’Arcivescovo di Fermo S.E. Mons. Rocco Pennacchio, i parroci di tutte le chiese della città e autorità, fra le quali il sindaco Fabrizio Ciarapica.
Dopo il saluto del parroco don Andrea Verdecchia, è iniziata la funzione religiosa condotta dall’Arcivescovo che si è compiaciuto della cerimonia nella quale si è passati come previsto alle letture, la prima riferentesi “Alla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini”, alla quale ha provveduta una fedele, e la “Lettura del Vangelo secondo Luca” proposta dal parroco don Andrea. Atteso commento dell’Arcivescovo che ha iniziato sostenendo che “la parrocchia – ha detto – è un punto di incontro”. Si è poi soffermato sulle “finalità di aggregarsi” e “la condivisione delle vita eterna”. Nel salmo responsoriale tutti i presenti hanno poi dato la loro testimonianza di fede con le parole “Radunaci Padre nell’unità del tuo amore”.
Alla conclusione della messa è stata benedetta l’epigrafe in marmo a memoria del 60esimo e dell’anno giubilare realizzata e donata dalla ditta Corradetti Marmi. Dopo i saluti finali c’è stato un rinfresco preparato e offerto dal comitato dei festeggiamenti e che in pratica ha concluso la serata nella fraternità.