E’ terminato a notte avanzata, erano circa le 2, il Consiglio Comunale iniziato ieri alle 19 e che ha visto trattare solo alcune delle interrogazioni previste in quanto quelle presentate da Corallini e Marinelli sono decadute visto che gli stessi non erano presenti in alula e quando un consigliere non è assente e non chiede il rinvio le interrogazioni decadono. Perciò niente Popsophia, niente rassegna teatrale, niente Carta Canta o telefoni acquistati. Insomma, verrebbe da pensare che le interrogazioni servono più per gli articoli di stampa che per ottenere realmente risposte. I punti salienti del Consiglio hanno riguardato la disciplina delle presidenze delle Partecipate dove in alcuni casi, come per le Farmacie Brini, il presidente in carica non si schioda, non intende dimettersi dopo il cambio amministrativo delle ultime elezioni e dove invece Corvatta vuole un cambiamento all’insegna di un rapporto di collaborazione e fiducia con chi sarà chiamato alla guida. Il piatto forte della serata è stata la lottizzazione dell’area Sabatcci che Corvatta ha ereditato dalla passata amministrazione e dove bisognava portare a termine l’iter autorizzatorio. Come è stato detto in aula dalla maggioranza e dallo stesso Sindaco (che ha ribadito di capire la resistenza di chi non vuole un ulteriore consumo del territorio) si trattava di un atto dovuto, scontato, altrimenti con una non approvazione il Comune sarebbe stato esposto a danni incalcolabili. La maggioranza ha votato compatta con la sola astensione della Emili della Federazione della Sinistra. Il voto favorevole è stato espresso anche dal centro destra e ha visto due voti contrari del Movimento 5 Stelle. Finito questo punto si è passati all’approvazione di atti che riguardavano le zone per l’edilizia economica e popolare. Atti che sono stati approvati dalla maggioranza senza che un solo consigliere di centro destra fosse presente. Evidentemente finita la “questione Sabatucci” non c’era interesse a trattare delle aree per l’edilizia economio-popolare, le aree Peep per le quali il centro destra non ha mai avuto un gradimento facendo registrare un ritardo ventennale nella loro attuazione.