Conferenza stampa della Caritas diocesana alla presenza del vescovo di Fermo Monsignor Rocco Pennacchio e della direttrice della Caritas diocesana Barbara Moschettoni per illustrare il report sulla povertà ed esclusione sociale denominato “rimanere in piedi”. Il vescovo nell’introdurre l’incontro ha detto che la Caritas vuol narrare la povertà che vive di gran parte delle risorse che provengono dall’8X1000 e
che ha un dovere educativo, quello di educare alla carità. “La Caritas – è stato detto – non è tenuta a risolvere i problemi che sono complessi e devono vedere altri attori per la loro soluzione ma deve indicare come risolverli. Nel corso dell’incontro è stato poi illustrato il report che parte dai numeri dietro ai quali per la Caritas e per la Chiesa ci sono i volti delle persone, dei volontari Caritas, dei punti di ascolto e la rete dei servizi diffusi nel territorio della diocesi che è molto ampio, dalla costa la montagna. L’incontro è stata anche l’occasione per far conoscere le storie, i volti dei volontari.
Nel 2021 sono stati effettuati 20.489 interventi con un incremento del 33% rispetto allo scorso anno principalmente riguardanti la distribuzione di pacchi viveri. 15.192 primo colloquio al centro di ascolto, 587 la distribuzione del vestiario e igiene personale, 1327 i sussidi per l’affitto e le bollette, poi per l’acquisto di generi alimentari 911. Questi i principali bisogni delle persone che si sono rivolte alla Caritas della diocesi.
Problemi legati perlopiù alla precaria situazione lavorativa ed economica, i dati hanno evidenziato le difficoltà delle famiglie, delle persone in un territorio che ha subito le conseguenze delle difficoltà economiche e la frammentazione sociale che colpisce sia la zona costiera sia l’entroterra che quella montana. I colloqui e gli incontri evidenziano le nuove povertà e le solitudini delle persone presenti nel territorio dove le persone e le famiglie fanno fatica a “rimanere in piedi”.
