Porto Sant’Elpidio (a cui fa riferimento ia foto) regina del primo maggio e Civitanova resta a guardare, per la prima volta senza nessun evento. Pienone oltre Chienti dove amministrazione e Pro loco, nella tradizione iniziata decenni fa da un’intuizione del sindaco Andrenacci, sono riuscite ad organizzare cinque giorni di festa che hanno attirato una folla in città e fatto sorridere tutti gli operatori, dai ristoratori ai commercianti passando per gli stabilimenti balneari: eventi musicali, iniziative dedicate ai bambini, Dj set, festival anni 70 e poi il clou con il concerto degli Zero Assoluto. Civitanova in ombra, nell’assenza totale di un qualsivoglia evento perché l’amministrazione Ciarapica non ha avuto la capacità e la volontà di mettere in piedi nulla, eppure negli anni scorsi la festa riusciva anche a Civitanova. A Porto Sant’Elpidio invece non li ha fermati nemmeno il meteo avverso, perché hanno saputo creare un brand e il 1 Maggio ormai è cosa loro. Civitanova non ha avuto voce in capitolo e un po’ avrà anche inciso il fatto che non esiste un assessorato al turismo, perché il sindaco si è preso la delega, e quando una sola persona (svogliata) decide il risultato non è mai eccellente: e si è visto. Il gap è segnato, ed è un solco pesante quello che hanno saputo tracciare i vicini, bravi a prendersi lo scettro di protagonisti del 1 maggio in riviera e lo hanno fatto con un investimento di 123.000 euro, di cui ben 108.000 coperti per ora dall’imposta di soggiorno (in attesa del contributo di Regione e Camera di Commercio che può dimezzare la spesa) e la differenza con sponsorizzazioni di privati. E Civitanova con gli introiti della propria imposta di soggiorno che cosa ci fa? Mistero. Davanti al piattume della festa del primo maggio non hanno battuto ciglio nemmeno gli operatori balneari del lungomare sud, anche loro zitti davanti allo zero assoluto proposto da Ciarapica, da non confondere con gli Zero Assoluto che hanno suonato a Porto Sant’Elpidio davanti a migliaia di giovani.