Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, circa 300 alunni di 14 classi dell’ITT “Montani” di Fermo hanno partecipato al “Progetto lettura”, secondo diverse modalità. Il tema generale dei vari interventi era “la letteratura e l’immigrazione”.
Alcune classi del biennio come il 1EEC alunni della prof. ssa Francesca Gargano ,docente di italiano e storia e con la prof.ssa Lucia Spagnuolo, docente di discipline pittoriche hanno letto il libro “Nel mare ci sono i coccodrilli” del giornalista scrittore Fabio Geda, in cui si racconta la storia esemplare di Enaiatollah Akbari, un ragazzo afgano fuggito a soli dieci anni dal suo paese e approdato in Italia dopo un lunghissimo, tragico viaggio. Lavorando su questo testo, i ragazzi coinvolti, hanno poi prodotto degli elaborati grafico pittorici, attraverso i quali hanno cercato di “entrare in contatto” con una storia così dura ed emozionante.
Altre classi, invece, si sono impegnate su differenti testi, quali: “Stanotte guardiamo le stelle” di Alì Eshani, scrittore afgano, anche lui residente in Italia e “Il trombettiere di Custer” di Angelo Mastrandrea, giornalista e scrittore che ha raccolto una serie di storie curiose ed emblematiche dell’emigrazione italiana nel mondo.
In questo caso gli studenti hanno avuto l’occasione di incontrare direttamente gli autori, con i quali hanno intrecciato un fitto dialogo, ricavandone ulteriori informazioni, esempi, collegamenti che hanno loro permesso di conoscere meglio e senza pregiudizi un fenomeno così attuale, importante e controverso come quello delle migrazioni.
Gli studenti del triennio, poi, si sono confrontati con il libro “Adua” di IjabaScego, scrittrice somala, diventata cittadina italiana, che affronta i complessi temi della doppia appartenenza culturale e delle difficoltà che si incontrano nel conciliare le due diverse esperienze, fino a costruire una propria nuova articolata identità.
Il progetto vuole essere un esempio ulteriore del valore formativo della scuola, che si proietta oltre i pur fondamentali apprendimenti tecnici, per offrire ai ragazzi una possibilità di accesso consapevole alla cultura e al mondo in cui vivono. Una vera occasione di scuola aperta al mondo di oggi.