Lettera aperta al Sindaco, al Vice Sindaco e a tutti i dirigenti scolastici civitanovesi di ogni ordine e grado.
Egregi Signori,
credo che non siano una novità i problemi economici legati al mondo scolastico e a quello delle famiglie in questo cupo periodo della nostra storia. Ebbene a causa di difficoltà in latino, di mio figlio 3° anno di liceo scientifico, mi sono addentrata in un mondo sommerso ed inverosimile, quello delle ripetizioni scolastiche private. Posso comprendere un ragazzo o una ragazza laureandi che per pagarsi l’università, danno lezioni a poco prezzo, ma quando si tratta di professori di ruolo che insegnano, prendendo uno stipendio pagato da tutti noi e che poi chiedono per ripetizioni private agli stessi studenti della loro scuola dai 35 ai 50 euro per ogni ora di lezione, allora permettetemi di manifestare tutta la mia rabbia e la mia intransigenza.
La cultura appartiene a tutti, anche se negli ultimi anni ci stanno privando di un diritto naturale e se la scuola ha enormi difficoltà , le famiglie non hanno più un centesimo in tasca ma c’è una categoria di persone o meglio di insegnanti che per sopperire alle lacune inferte agli stessi studenti nelle ore scolastiche, chiedono cifre esagerate per lezioni in casa propria e tra l’altro senza rilasciare una ricevuta fiscale ed evadendo completamente tutto.
La pubblica amministrazione e i dirigenti scolastici hanno l’obbligo morale ed etico di trovare una soluzione, non ci sono risposte del tipo, le normative non consentono, perché le soluzioni ci sono, basterebbe con un accordo comune tra scuole e pubblica amministrazione, istituire un servizio di doposcuola sul genere dell’intramoenia dei medici ospedalieri, impegnando insegnanti laureati o in pensione con un budget accessibile e diversificato per ogni diverso reddito.
In questo modo, le strutture scolastiche sarebbero adibite nel pomeriggio alle lezioni private, i genitori pagherebbero dei compensi alla scuola già stabiliti, la scuola potrebbe trattenere una parte dell’introito ed rimpinguare le sue scarse finanze, i professori finalmente avrebbero una dirittura morale ed etica tale da poter DAVVERO insegnare ai nostri figli e prepararli alla vita che li attende, altrimenti non ci resta che la Guardia di Finanza e l’Ufficio delle Entrate, perché questo bubbone sia estirpato e sconfitto.