SALASSO TARI, AUMENTA DELL’8.38% LA TASSA RIFIUTI

Alla fine, l’aumento della Tari è stato votato dalla maggioranza di centro-destra del comune di Civitanova. Era nell’aria da mesi, e il Comune ha approvato un aumento dell’8.38% della Tari rispetto a quanto pagato nel 2023. Questo aumento, che per legge non poteva essere superiore al 9%, non è definitivo poiché ancora l’ATA non ha deciso il quantum che si dovrà pagare e perciò ci potrebbero essere variazioni al rialzo. Durante un lungo dibattito, i consiglieri di minoranza hanno criticato l’amministrazione per aver promesso in campagna elettorale una riduzione delle tasse, cosa questa disattesa visto che le tariffe invece di diminuire aumentano. Dopo il salasso dell’acqua infatti ai civitanovesi viene ora servito quello dei rifiuti.

Gli aumenti sono frutto dell’impennata dei costi affrontati dal Cosmari dovuti al trasporto fuori provincia dei rifiuti indifferenziati la cui raccolta a Civitanova è diminuita, passando dal 74% al 71%. Inoltre nella voce TARI vengono incluse oltre alle spese del Cosmari anche quelle del Comune, per un totale di 1.300.000 euro. In sostanza i cittadini pagano con la Tari anche 600.000 euro per la Civitas, 200.000 euro per una serie infinita di dipendenti che sono inquadrati come se seguissero in parte anche i rifiuti. Ad esempio, il 20% dello stipendio della comandante dei Vigili Urbani Cammertoni, viene pagato dalla tassa sui rifiuti. A questo si aggiungono i crediti inesigibili per un totale di un milione e trecentomila euro. In tutto questo, il sito per la discarica ancora non è stato individuato. Considerando che il 90% delle amministrazioni sono tutte di destra emerge chiaramente, in tutta la sua gravità, la responsabilità del presidente della provincia Parcaroli e del sindaco di Civitanova che è il comune più importante.
Si continua a discutere senza trovare una soluzione. Addirittura sono una settantina i siti presi in esame, il che significa che si è ancora in alto mare e che prima di svariati anni le famiglie e le imprese saranno costrette a pagare per l’incapacità amministrativa di governa.

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