Il consiglio comunale straordinario sulla sanità, convocato per le 17:00 di oggi e che avrebbe visto la partecipazione del presidente della Regione Francesco Acquaroli, si è concluso con un nulla di fatto a causa della mancanza del numero legale.
Alle 17:30 è stato effettuato il primo appello, ma erano presenti solo 12 consiglieri, incluso il sindaco. Tra i sei consiglieri di Fratelli d’Italia, partito del presidente regionale, era presente soltanto uno. La verifica del numero legale ha quindi confermato l’impossibilità di procedere.
Alle 18 è stato effettuato un secondo appello, ma nonostante la convocazione di quattro consiglieri aggiuntivi, il numero legale non è stato raggiunto, portando alla chiusura del consiglio.
La minoranza (rappresentata da PD, Paglialunga, Gismondi e Squadroni) era presente e inizialmente è rimasta in aula per rispetto delle istituzioni e del consiglio. Tuttavia, il rispetto delle istituzioni è apparso mancare sia da parte della Regione, per le modalità di convocazione e chiusura alla partecipazione, sia dalla maggioranza, che ha registrato assenze significative, comprese quelle nei banchi di Fratelli d’Italia.
Un clamoroso passo falso per la maggioranza, che ha visto vanificare una seduta già fortemente criticata per il metodo di convocazione. Molti l’avevano percepita come una “autocelebrazione” del presidente Acquaroli, suscitando polemiche ancor prima di iniziare.
Questo episodio non fa che acuire le tensioni politiche locali, sollevando ulteriori critiche sulla gestione della sanità e sull’organizzazione istituzionale.
Oramai il vaso è crinato fortemente, al primo intoppo salta tutto.