“Sotto shock per l’inchiesta sugli scrutatori dei seggi e che ha svelato la parentopoli del centrodestra, dopo giorni di silenzio gli stessi che hanno riempito le liste di figli e famigli, se ne escono con il maldestro tentativo di ridurre la loro lottizzazione a un ‘così fan tutti’. Troppo comodo e soprattutto falso. La spartizione con i ‘pizzini’ è avvenuta in casa loro e ad oggi nessuno tra i raccomandati, segnalati con tanto di nome del rispettivo sponsor e padre politico, ha rinunciato alla nomina. Sono tutti ancora lì i figli di ex assessori, di ex presidenti di municipalizzate e di consiglieri comunali del centro destra, i parenti, le nuore. Al contrario di quanto hanno fatto forze politiche ispirate al principio di dare priorità a disoccupati e persone segnalate dai servizi sociali, gli attuali amministratori pubblici del centro destra, senza ritegno, hanno nominato figli e familiari. Grave che ancora non abbiano sentito il bisogno di dare un segnale alla città ripulendo le liste dai familiari. Cancellino i parenti stretti prima di distribuire bacchettate che non possono permettersi. La questione investe il modo in cui si sta nelle Istituzioni. Un amministratore in carica, e chi ha governato questa città, deve avere un comportamento improntato al massimo rigore e che va oltre la formale correttezza, dimostrare una sensibilità più alta e se anche la legge lo permette non può far nominare mogli, figli e parenti stretti. E’ gravissimo, non si rispetta il sentire comune. Ma, il centro destra non comprende questo linguaggio e se oggi sceglie gli scrutatori scrivendo a fianco di ogni nome lo sponsor politico, in una spartizione tra partiti e correnti, immaginiamo cosa è potuto accadere quando governavano per questioni rilevanti o nomine retribuite. Allora li sfidiamo sul terreno del cambiamento. La legge che regola la nomina degli scrutatori non prevede l’estrazione a sorte, a meno che non ci sia una decisione unanime in commissione elettorale per un elenco vincolato all’estrazione. Riteniamo sia fondamentale garantire tutti coloro che rientrano criteri precisi; disoccupati, studenti, e per questo la riproporremo fin dalla prossima volta e se il centrodestra non lo permetterà agiremo di conseguenza, con un’estrazione pubblica a cui seguano le nomine che verranno approvate dalla maggioranza della commissione.”