Esattamente cento anni fa nasceva Marcello Mastroianni, l’attore italiano più famoso nel mondo, che sarà ricordato venerdì 22 novembre, alle ore 16.00, nella sala conferenze del Banco Marchigiano di Civitanova, nel corso dell’iniziativa dei “I Venerdì con l’Unitre” dal titolo: “Mastroianni, Comencini e I Soliti Ignoti”; un’occasione per celebrare il centenario di Mastroianni e per omaggiare la pellicola che sancisce la nascita di quel nuovo genere cinematografico, che oggi chiamiamo Commedia all’italiana. Si tratta del secondo appuntamento di una rassegna dell’Unitre sulla genesi di un particolare personaggio della società contemporanea: il cialtrone, l’incompetente capace di tutto, protagonista incosciente degli anni del boom economico, con il mutamento radicale della mentalità e anche del costume degli italiani.
La conferenza dell’Unitre riprende la riflessione critica proprio su questo genere, con gli interventi di Evio Hermas Ercoli, storico e critico d’arte, e di Riccardo Minnucci, regista di Popsophia e critico cinematografico. Il format è quello della “Cinesophia, la popsophia del cinema”, che si confronta con la complessità dell’arte cinematografica.
Per l’occasione Mastroianni è Tiberio, che bada al bambino mentre la moglie è in prigione, Gassman è Il Pantera, un pugile balbuziente, Renato Salvatori è Mario, perditempo mantenuto dalla zia, Murgia è Ferribotte, siciliano geloso della sorella Carmela (Claudia Cardinale). Poi c’è il “maestro” Totò, il re della risata, e infine un Capannelle strepitoso nel vecchietto sempre affamato.
Una vera “banda del buco” per scassinare una cassaforte, sfondando un sottile muro che divide un’abitazione privata dal Monte dei Pegni. Tutti insieme per realizzare il grande colpo della loro vita. Sono “I Soliti Ignoti”, diretti magnificamente da Mario Monicelli.
Un capolavoro dove l’umorismo lascia l’avanspettacolo per diventare cosa seria. Dopo quel momento sarebbe seguita la stagione della commedia italiana, quella narrazione tutta italiana capace di reinventare la straordinaria qualità del neorealismo di vent’anni prima. Una pellicola che consacra ‘il fallimento’ e da allora nessuna vicenda umana è immune da questa amarissima conclusione. Il cinema deve gran parte del suo successo proprio a questi buoni a nulla che Monicelli descrive con occhio cinico e bonario nella loro inevitabile sconfitta. Una filmografia, che – per dirla sempre con Monicelli – tratta con termini comici, divertenti, ironici, umoristici degli argomenti che sono invece drammatici, che distingue la commedia all’italiana da tutte le altre commedie…
“Siamo al secondo appuntamento che la rassegna offre alla città di Civitanova e non solo – conferma Marisa Castagna, presidente dell’Unitre civitanovese – In tanti hanno già apprezzato questo nuovo progetto di novembre, che prevede la presentazione ragionata dei prodotti culturali di massa di maggiore successo; quei film che in questi anni si sono affermati a livello nazionale come veri format di narrazione sociale”.
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito ed hanno valore di aggiornamento per gli insegnanti e di credito formativo per gli studenti.