SERATA CARICA DI EMOZIONI AL TEATRO ANNIBAL CARO CON GLI INVISIBILI

Serata carica di emozioni ieri sera al Teatro Annibal Caro per la presentazione degli Invisibili – la solitudine dei giusti – uno spettacolo in atto unico in memoria delle vittime della mafia,.
Alla presenza del Questore di Macerata Trombadore e di tutte le forze dell’ordine, la compagnia teatrale guidata dal regista-attore Enzo Rapisarda ha dato vita ad uno spettacolo denso di ricordi ed emozioni. Uno spettacolo che attraverso le interpretazioni di alcuni protagonisti di quel tremendo periodo di stragi ed assassinii, ha fatto rivivere una stagione in cui a difendere lo stato erano poliziotti e magistrati più che altre istituzioni.
Sul palco si sono alternati i ricordi intensi di Roberto Antiochia, amico e poliziotto al servizio del Commissario Nini Cassara’, attraverso gli occhi di sua madre. Quello di Antonio Montinaro, membro della scorta di Giovanni Falcone, morto nella Strage di Capaci. Di Emanuela Loi, prima donna poliziotto uccisa in una strage, quella di via D’Amelio che vide l’uccisione del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta.
Ed infine quello di Angelo Corbo, deputato alla scorta del Giudice Falcone e sopravvissuto alla tremenda esplosione.
Una serata intensa da cui emerge la voglia di questi giovani martiri, noti e meno noti, di servire lo Stato e la Giustizia, al di là ed oltre la battaglia portata avanti dalle istituzioni, non sempre in maniera appropriata. Un insegnamento da portare a cuore anche oggi.

Una risposta

  1. roberto ripari ha detto:

    Buona rappresentazione. E’ risaltato molto l’aspetto umano di chi è cosciente che dona se stesso per difendere valori ancora oggi poco esaltati dalla comunità. Vorrei fare un altro nome Giorgio Ambrosoli che va preso ad esempio di coloro che oggi lottano con i colletti bianchi. E’ stato assassinato nel 1979 da un sicario di Sindona: Andreotti disse che se l’era cercata. Lo stesso Andreotti che nel maxiprocesso ammise di un colloquio col generale Dalla Chiesa pur indicandone la natura generica. Dalla Chiesa, nel suo diario del 1982, annota di contenuti specifici e di aver detto al politico che non avrebbe avuto riguardo per quella parte di elettorato siciliano alla quale attingevano i grandi elettori andreottiani. Dalla Chiesa riferì ai familiari che Andreotti era sbiancato in faccia. La solitudine è una gran compagna delle persone che lottano per il bene comune: facciamoci una riflessione.

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