Tommaso Corvatta ha fatto un gesto di grande spessore umano e di sensibilità, che non ha reso pubblico, nei confronti di persone con gravi difficoltà (tra queste una donna malata di tumore e una donna incinta) che avevano bisogno di un intervento immediato. E questo deve determinare una critica nei suoi confronti? Ritengo inconcepibile una polemica di questo genere. Come se un sindaco, al di la’ della sua funzione istituzionale, non restasse un uomo, con i suoi sentimenti e i suoi valori. Ma forse questo, per il consigliere Ciarapica, passato da Berlusconi alla Fiamma della Destra di Storace, puo’ risultare incomprensibile, anche per i suoi continui interventi sulla rete dalle venature razziste nei confronti dei diversi, lui che e’ stato assessore ai servizi sociali e che questi specifici problemi li ha sempre ignorati. Penso che situazioni come questa interpellino le sensibilità più attente della città: il volontariato, la Caritas, tutti coloro che difronte ai drammi della povertà e dell’emarginazione non chiudono gli occhi facendo finta di niente. Anche l’omelia del Vescovo, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali della Caritas, ha richiamato alla necessità che questa città manifesti ancora di più la carità. L’Amministrazione Comunale si sente impegnata affinchè si arrivi a soluzioni che permettano di dare risposte concrete alle emergenze, come concreta è stata la riapertura della mensa della Caritas, dopo dodici anni in cui in città non esisteva un luogo per dare un pasto caldo ai poveri. Allo stesso modo dobbiamo creare le condizioni per un centro di accoglienza, che da 15 anni manca da Civitanova, che ospiti, che dia un letto a chi ne ha bisogno, nel rispetto della persona in quanto tale. Questo è un impegno che dovrebbe unire laici e cattolici e quelle persone che vogliono mantenere un livello di civiltà della nostra città, che non può più permettersi di ignorare il bisogno e la povertà. Su questo, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte.”