Questa mattina, le consigliere comunali di SiAmo Civitanova, Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi, hanno protocollato un’interrogazione orale destinata al prossimo Consiglio comunale. Oggetto della richiesta sono i rapporti tra il Comune e la Spectre srls, società di capitali con sede presso il Palazzo Studenti-Anziani di Via Mandela n. 5, che vede tra i soci fondatori l’avvocato Gianluigi Boschi, noto per essere anche legale del Presidente del Consiglio Fausto Troiani.
La richiesta di chiarimenti
SiAmo Civitanova solleva dubbi circa la legittimità della presenza della società Spectre nei locali comunali: le consigliere chiedono se esista un contratto, un’autorizzazione formale o una delibera che regoli questa assegnazione. Il passato di questa vicenda risale a maggio 2022, quando fu emessa una delibera (n. 187/2022) per assegnare in comodato d’uso un locale nel Palazzo Studenti-Anziani alla cosiddetta “Sezione di Civitanova Marche del Comitato Atlantico”, sempre riconducibile a Boschi. Tuttavia, questa delibera è stata successivamente revocata (n. 431/2022), lasciando dubbi sull’effettivo utilizzo dei locali e sulla consegna delle chiavi.
Legami con il Presidente del Consiglio e accesso agli spazi comunali
Le consigliere osservano come l’avvocato Boschi, oltre a essere legale di Troiani e consulente del Comune, sembra beneficiare di spazi realizzati con fondi pubblici destinati a finalità comunali. Questi locali sarebbero impiegati per attività personali, comprese quelle della Spectre e di altre associazioni a lui collegate. Inoltre, la presenza costante di Boschi nei locali comunali, con libero accesso all’ufficio del Presidente del Consiglio, ha sollevato perplessità in merito all’opportunità e compatibilità di tali assegnazioni, considerando anche i legami dell’avvocato con l’amministrazione locale.
Richiesta di trasparenza e risposta dall’Amministrazione
L’interrogazione chiede che l’Amministrazione faccia chiarezza e giustifichi l’assegnazione di spazi pubblici per attività private dell’avvocato Boschi e dei suoi collaboratori. La richiesta solleva, oltre alla questione legale, anche un problema di trasparenza verso la cittadinanza, affinché si chiariscano i criteri di assegnazione di tali spazi comunali.
SiAmo Civitanova attende che il Consiglio risponda e fornisca spiegazioni puntuali alla città riguardo all’uso di locali pubblici da parte di una società privata e alla regolarità delle concessioni e delle autorizzazioni concesse.