Prendere il sole a pochi metri da un tratto di spiaggia inquinata da sostanze tossiche e cancerogene. Sembra incredibile ma a Civitanova (Bandiera Blu!) è possibile. Sabato 29 luglio alle ore 11.30 circa, Giulio Silenzi come riportato su un post ha documentato con foto la presenza di decine di bagnanti stesi sulla sabbia del litorale sud, davanti alla zona del Tiro a volo e con alle spalle due aree delimitate da una semplice recinzione con qualche cartello informativo e una corda con nastrini rossi, provvedimenti che non danno la dimensione del pericolo per la salute. E infatti la gente non lo percepisce. Non sa niente soprattutto di quello che per cinque mesi il Comune ha tenuto chiuso nei cassetti: il contenuto della relazione (analisi di rischio) di un geologo che certifica un grave inquinamento scrivendo “vi sono elementi inquinanti sia sul suolo superficiale che profondo, i risultati delle analisi evidenziano un rischio cancerogeno e tossico sia in ambiente indoor (chiuso) che outdoor (aperto). Tra le sostanze pericolose il mercurio elementare, rilevato sulla spiaggia, che risulta essere molto volatile. La relazione è stata consegnata al Comune nel gennaio 2023, tenuta in un cassetto dal sindaco e resa nota alla città solo a giugno, ben cinque mesi dopo. E cosa è stato fatto nel frattempo per proteggere la popolazione? Niente da gennaio a giugno e dopo sono stati piazzati semplici cartelli e recinzioni di plastica insufficienti a far capire la dimensione del pericolo. E così i bagnanti ci passano accanto e sistemano anche l’ombrellone. Se questo è stato possibile è per l’incapacità e i ritardi con cui l’amministrazione comunale ha gestito questa vicenda, per la sciatteria con cui continua a gestirla non adottando misure più stringenti per tutelare la gente. E si che si parla di salute pubblica. Ma questo poco sembra interessare a chi dovrebbe prendere provvedimenti efficaci vista la delicatezza della situazione e visto che non si parla nemmeno della relazione scientifica Sentieri, commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità e da cui emerge che Civitanova (sito di interesse nazionale per l’inquinamento del Basso Bacino del Chienti) è un territorio in cui si registra una mortalità da tumori più alta rispetto al resto d’Italia.