A Civitanova Marche il forte aumento della tassa sui rifiuti (Tari) per il biennio 2024/2025, con un incremento complessivo del 18% fa da contraltare alla riduzione della raccolta differenziata. Nel 2024 i cittadini subiscono un aumento dell’8,38%, seguito da un ulteriore 9% nel 2025. Non è’ poco per chi diceva agli elettori di diminuire le tasse . Questo si traduce in un gettito previsto di 9,56 milioni di euro nel 2025, 655mila euro in più rispetto al 2024.
L’aumento è legato alla revisione del Piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti, ma il conto economico 2025 non è ancora stato completato. La Tari, calcolata per coprire integralmente i costi del servizio, comprende anche le spese della società Civita.s, incaricata della gestione e del rapporto con gli utenti sono circa 450.000€
Mentre i costi crescono, come detto, la raccolta differenziata mostra un calo: a ottobre si è fermata al 71,78%, sotto il 72,05% dello stesso mese del 2023 e lontana dall’obiettivo del 75%.
L’aumento delle bollette riguarda non solo Civitanova ma anche gli altri comuni serviti dal Cosmari: in pratica tutti i comuni della provincia di Macerata. Una delle cause è l’assenza di una nuova discarica per sostituire quella di Cingoli, con i sindaci e la provincia, che da 6 anni non trovano soluzione, costringendo a smaltire i rifiuti fuori provincia con un aggravio di spese.