A due mesi dalla conclusione del festival “Vita Vita”, il consigliere comunale del Partito Democratico, Lidia Iezzi, denuncia la mancanza di trasparenza da parte dell’azienda Teatri nella rendicontazione delle spese sostenute dal Comune. In particolare, non è ancora stato fornito il dettaglio dei costi dell’evento, malgrado le ripetute richieste di accesso agli atti da parte del consigliere
Iezzi segnala che, ad oggi, né le fatture, né le ricevute, né i borderò delle serate a pagamento sono stati messi a disposizione. La prima richiesta di accesso agli atti risale al 10 settembre, e il riscontro ricevuto il 19 settembre si è rivelato incompleto. Per questo, il 10 ottobre, Iezzi ha formalizzato una nuova istanza, ricevendo una risposta ancora più insoddisfacente.
Il consigliere insiste sul diritto di ogni cittadino di sapere come vengono impiegati i fondi pubblici e sottolinea l’obbligo di trasparenza per gli enti pubblici. (Il regolamento prevede entro tre giorni di consegnare i documenti)Nel dettaglio, Iezzi richiede copia dei borderò delle serate a pagamento e un elenco dettagliato delle spese sostenute per il festival. Quest’ultimo, infatti, è stato quantificato dall’azienda Teatri in circa 26.000 euro, ma senza specificare le singole voci di spesa.
Tra le informazioni non ancora trasmesse, mancherebbe anche una tabella analitica delle spese che giustifichino l’importo complessivo. Iezzi evidenzia che, nonostante l’evento sia terminato da tempo, i documenti già in possesso dell’azienda Teatri non sono stati in copia consegnati come prevedono leggi e regolamenti ,né che vi è regolamento che giustifichi la consegna solo a chiusura della contabilità definitiva.
Davanti a questo atteggiamento, che Iezzi definisce “ingiustificabile, prepotente e mortificante per l’attività di controllo”, la consigliera avverte che sarà costretta a rivolgersi alla Corte dei Conti e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) se non verrà fornita una risposta completa ed esaustiva entro tempi brevi.