Nonostante le difficoltà di un pomeriggio piovoso, il riuscitissimo e consueto incontro dei “Martedì dell’Arte”, che si è tenuto come sempre nel cineteatro Cecchetti e organizzato dall’Associazione Arte, ha visto la partecipazione di tante persone che hanno accolto con simpatia la relatrice, prof.ssa Jessica Piccini, dell’Università di Macerata e studiosa di civiltà antiche. L’argomento messo a fuoco ha riguardato “Le civiltà di un mare profondo: Creta e Micene”, ovvero un’isola ben nota dell’Egeo a sud della Grecia e una polis (città-stato) della Grecia, luoghi che hanno fatto parte della storia di millenni fa e che ora custodiscono testimonianze di notevole interesse archeologico e storico.
Molti gli approfondimenti fatti dalla prof.ssa Piccini, iniziando da alcuni aspetti di quella antica civiltà come la “tomba di Micene”, complesso funerario composto da sei tombe a fossa , “la maschera d’oro” di Agamennone (nella foto), una delle figure più importanti della mitologia greca, “la porta dei leoni”, l’entrata monumentale della rocca di Micene, tutte testimonianze che l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann portò alla luce nel 1876.
Altre testimonianze del passato sono emerse in una ricerca nel 1900 fatta dall’archeologo inglese Arthur Evans nell’isola di Creta dove effettuò degli scavi a Cnosso, città scomparsa dell’età del bronzo, dove ritrovò le prime tavolette scritte e il “disco di Festos”, reperto archeologico ritrovato nella stessa isola di Creta nel 1908 da una spedizione archeologica italiana guidata anche da Luigi Pernier.
Un ampio spazio la prof.ssa Piccini ha, infine dedicato all’argomento riguardante il labirinto di Creta che secondo la mitologia greca fu fatto costruire dal re Minosse per rinchiudervi il mostruoso Minotauro, un luogo, come tutti i labirinti, dove è facile entrare ma difficile uscire, un argomento in merito al quale ci sono dei pareri discordi sulla sua esistenza, e che Erodoto, storico vissuto nel V secolo a.C., descrive come struttura egiziana. Versioni molto difficili da interpretare e da riferire.