Dopo la presentazione in commissione urbanistica del progetto di variante per trasformare un’area nel quartiere di Santa Maria Apparente in un centro sportivo che, deturpando la visione del Santuario, dovrebbe ospitare due edifici, uno da 1155 m² e l’altro di 255 m² , il centro sinistra civitanovese si è mobilitato e questa mattina ha organizzato un sit-in davanti al Santuario.
Un incontro che ha visto una buona partecipazione dei residenti ignari di tutto quello che è avvenuto. Alla base delle contestazioni il fatto che questa
mega struttura con una altezza di ben 13 mt si trova a 100 metri d’aria dal Santuario di Santa Maria Apparente che invece dovrebbe essere valorizzato in ben altro modo creando ad esempio una sorta di zona tipo l’Annunziata a Montecosaro.
Invece si opta per una struttura completamente chiusa con più di 1300 metri quadri coperti tra spogliatoi, ristoranti, servizi e campi da padel che dovrebbero essere cinque.
Inoltre lo strumento dello sportello unico viene utilizzato in maniera impropria in quanto dovrebbe servire per implementare l’attività sportiva, le attività commerciali, produttive. In realtà li’ c’è un campo di grano e quindi non c’è da implementare nessuna attività. Si tratta di una variante a tutti gli effetti e dietro ci sono i soliti noti, variante che si poteva fare in qualsiasi altro posto e avrebbe potuto seguire tutti gli strumenti urbanistici normali della normativa senza utilizzare questo metodo che favorisce il privato senza nessun interesse pubblico.
E non si capisce appunto qual è l’interesse pubblico perché il quartiere non ha bisogno di questi campi da padel in quanto ci sono altre strutture a poche centinaia di metri di distanza.
Poi l’altezza di 13 mt e’ enorme rispetto ai campi di padel normali e non si comprende la necessità se non un interesse speculativo dei privati avallato dall’amministrazione comunale. L’amministrazione Corvatta anni fa aveva tolto la capacità edificatoria da quella terra e aveva aveva reso la zona più sicura da un punto di vista di impatto ambientale. Era prevista attrezzatura sportiva all’aperto con 80 m² residuali per farci lo spogliatoio. L’amministrazione Ciarapica va a ripristinare la situazione precedente e addirittura la peggiora gravando quella zona di ulteriori metri quadri di cubatura. Tra l’altro non sono previste neanche opere pubbliche a servizio della zona in quanto quella e’ a una strada morta che termina contro il fiume. E’ chiaro il giro di interessi privati che c’è dietro a questa vicenda.
Mi meraviglio che questo scempio ai danni del nostro santuario sia autorizzato da una amministrazione che conta al suo interno molti cittadini di santa maria apparente che dovrebbero volerlo tutelare..spero si interpelli la diocesi che blocchi questo scempio!