Sanità pubblica sempre più incapace di dare risposte alla domanda di assistenza ed esami ed è sempre maggiore il ricorso ai privati da parte dei cittadini costretti a pagare per curare. E Claudio Corvatta, medico di base a Civitanova, denuncia il fenomeno esponendosi sui social in una foto in cui regge un cartello con la scritta ‘Visite ed esami: 53.5% nel privato e 46.5% nel pubblico’. Il campione è quello dei suoi pazienti. “In un anno – scrive – dal 15 febbraio 2023 al 14 febbraio 2024 i miei pazienti hanno eseguito 1.826 esami tra accertamenti radiologici, visite specialistiche e quant’altro, escluse le analisi di laboratorio che ho conteggiato a parte. Di questi il 53,5% (976) sono stati svolti a pagamento per il paziente e il 46,5% (850) in convenzione con il Sistema Sanitario”. “Se – continua Corvatta – da questi esami togliamo i controlli in cui l’appuntamento non viene richiesto dal paziente ma programmato dalla struttura sanitaria, come le visite periodiche al centro antidiabetico, controlli oncologici o controlli programmati a seguito di ricovero ospedaliero, rimangono 1.641 accertamenti di cui il 57,1% (937) a pagamento ed il 42,9% (704) in convenzione con il Sistema Sanitario”.